MONZA - Nel giorno della festa Ferrari c'è anche il dolore per la morte di un addetto al servizio antincendio del circuito. Nel giorno degli applausi, ci sono anche le lacrime per Paolo Gislimberti, un giovane di 33 anni, sposato, residente a Barco di Levico in provincia di Trento, volontario della Cea sulla pista di Monza.
A rendere il tutto, se possibile, più drammatico, il fatto che la moglie del giovane è incinta all'ottavo mese. Il giovane era un dipendente della Provincia autonoma di Trento, addetto al controllo delle acque. La famiglia risiede a Barco di Levico ma Gislimberti era originario di Lavis, un grosso centro a nord di Trento, dove per dieci anni è stato vicepresidente del locale corpo dei vigili volontari del fuoco. Si tratta di associazioni attivissime nel volontariato di protezione civile, presenti praticamente in ogni comune della regione e caratteristiche del Trentino-Alto Adige.
Da anni, appassionato sportivo, Paolo Gislimberti seguiva manifestazioni di ogni genere ed era già stato più volte a Monza con la Cea.
Ad uccidere il ragazzo è stato un pneumatico schizzato oltre le transenne dopo l'incidente alla seconda curva che ha caratterizzato tutta la corsa. Nella spaventosa carambola Gislimberti viene travolto in pieno da un grande pezzo di un pneumatico, che viaggia a velocità altissima. Rimedia un forte trauma al viso e al busto: le sue condizioni appaiono subito disperate e la morte arriva poco prima della fine della corsa.
Le indagini sull'incidente e sulla morte del giovane sono condotte dalla polizia stradale di Arcore, competente per l'autodromo di Monza, sotto la direzione del pm di turno, il sostituto procuratore monzese Salvatore Dell'Omo, che si trova sulla pista.
Si è appreso che il magistrato avrebbe disposto il sequestro della Arrows di Pedro De La Rosa, una cui gomma sarebbe presumibilmente quella che ha colpito mortalmente il giovane addetto della Cea. Tutte le auto coinvolte nell'incidente, comunque, dovrebbero essere oggetto di sequestro secondo fonti della polizia.
Dalle prime notizie raccolte sulla dinamica dell'incidente, per la parte che ha coinvolto l'addetto antincendio della Cea, sembra che il giovane fosse in posizione non regolare: che si trovasse cioè oltre il guard rail e non all'interno. Su questo e su altri aspetti del tragico incidente sono comunque in corso approfonditi accertamenti. Gli amici, all'ospedale, piangono, parlano della tragedia di questo ragazzo che stava per diventare padre e negano che Paolo potesse essere inesperto: "Scherziamo? - dice un commissario sportivo dell'Automobile club di Milano - prima di entrare all'autodromo a fare questo lavoro, si segue un corso. Lui l'aveva fatto e sapeva come comportarsi".
(10 settembre 2000)
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